I Consiglieri di Alleanza Democratica Autonomista (Partito Democratico, Campobase, Casa Autonomia, Verdi e Sinistra) sul tema “sicurezza” dopo le recenti dichiarazioni di Fugatti
La sicurezza è un tema troppo importante per essere ridotto a bandiera di parte o usato come strumento di propaganda. Eppure, sembra essere questo l’approccio scelto dalla Lega – o forse dal Consiglio Regionale, visto che il manifesto del recente convegno non lo chiarisce, come abbiamo già rilevato. L’evento, riservato a un pubblico selezionato, è stato l’ennesima occasione per alzare i toni e rilanciare accuse. Durante l’incontro, il Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha scelto ancora una volta la strada dello scontro, scaricando la responsabilità della sicurezza sui sindaci. Una narrazione semplicistica, che però non regge di fronte alla realtà. È bene ricordare che nei territori dove è presente un Commissariato, l’autorità responsabile dell’ordine pubblico è il Questore. Dove invece il Commissariato manca, il Sindaco agisce sì come ufficiale di governo, ma il coordinamento delle forze dell’ordine resta una competenza statale, con il contributo rilevante della Provincia autonoma. Non è un caso se all’incontro sono stati invitati anche rappresentanti del Governo nazionale: la sicurezza è una questione complessa, che coinvolge più livelli istituzionali. Addossare quindi ai sindaci l’intera responsabilità della sicurezza è non solo scorretto, ma fuorviante. Significa semplificare un tema delicato e scaricare sulle autonomie locali il peso di problemi strutturali che richiedono risposte condivise. E soprattutto, significa ignorare il ruolo fondamentale della Provincia autonoma di Trento, che ha il dovere di affiancare le forze dell’ordine, rafforzare il presidio sul territorio, investire in prevenzione e mediazione sociale. Le dichiarazioni non bastano: servono atti concreti. Lo abbiamo ribadito anche in Consiglio provinciale, durante il dibattito sull’assestamento di bilancio: pensare che dotare la polizia locale di Taser risolva il problema della sicurezza è illusorio. Quello che serve sono risorse certe, strumenti adeguati e un coordinamento efficace tra tutti i soggetti coinvolti. La sicurezza nasce dalla collaborazione quotidiana tra istituzioni e forze dell’ordine. È un lavoro che richiede metodo, analisi dei dati e interventi mirati. I sindaci lo sanno bene e, ogni giorno, affrontano questo impegno con serietà e responsabilità. Ma episodi come quello del convegno, dove rappresentanti del Governo puntano il dito contro magistrati e amministratori locali, non fanno che alimentare l’incertezza tra i cittadini. Se si continuerà a rivendicare i meriti quando le cose vanno bene e a scaricare le colpe sugli altri quando emergono le criticità, sarà impossibile costruire una politica della sicurezza all’altezza delle sfide reali del territorio. Il rispetto per le istituzioni si misura nella capacità di agire con responsabilità. Non nel cercare, ogni volta, qualcuno a cui dare la colpa. A ciascuno il suo