Una componente essenziale della nostra organizzazione sanitaria vive oggi un momento di grande difficoltà.

Il volontariato sanitario rappresenta da sempre un’eccellenza per le sue diverse funzioni di soccorso e trasporto infermi, cura dei disabili, degli anziani, svolto in modo professionale e capillare su tutto il territorio, anche in quello più periferico dove risulta veramente essenziale per la sicurezza delle persone. E’ un supporto fondamentale nelle grandi emergenze, un patrimonio che da noi è sempre stato presidiato in maniera eccellente, professionale e affidabile. Rientra nella  ricchezza del nostro capitale sociale.

L’operatività del volontariato sanitario richiede, oltre alla disponibilità di tempo e di persone, anche risorse finanziarie, una parte delle quali deriva dalle convenzioni con l’Azienda sanitaria.

Ora sembra che, in ossequio a norme di carattere generale che riguardano la libera concorrenza, le convenzioni con l’Azienda sanitaria che attualmente consentono la vita stessa del volontariato siano messe in discussione perché si intenderebbe procedere con gare europee per l’affidamento di questo importante servizio, mettendo praticamente fuori gioco tutto l’esistente.

Vogliamo renderci conto che il volontariato non è un’impresa ma un collante fondamentale della vita sociale per la nostra comunità?

Minarlo alla base non significa solo rinunciare ad un servizio essenziale la cui efficienza non è stata mai messa in dubbio, vuol dire mettere in discussione l’importanza del capitale sociale che esso rappresenta.

Nel 2024 saremo capitale europea del volontariato. E noi vorremmo inaugurare questo anno perdendo l’apporto fondamentale della Croce Rossa, della Croce Bianca, dei numerosi Corpi Volontari attivi nelle nostre valli, della Stella Bianca, della Stella d’Oro, dell’Associazione Trasporto Infermi, ecc.?

L’Alto Adige Sudtirol ha trovato, nelle sue competenze autonome, una via intelligente e praticabile per evitare di procedere con una gara europea per l’affidamento di un servizio tradizionalmente e ottimamente svolto dai volontari.

Fa indignare come l’attuale Giunta provinciale trentina, invece, non si sia presa “cura” di questo enorme valore umano.

Non solo, per fare questa gara europea si rinuncia ad una particolarità specifica della nostra Provincia: fino ad ora tutte le ambulanze che vediamo circolare sono dotate per offrire un soccorso di emergenza. Questo vuol dire che, anche mentre viene svolto un trasporto sanitario semplice di un paziente, se l’ambulanza incontra un incidente, le sue dotazioni ed il suo equipaggio consentono di intervenire con prontezza. Presto invece le ambulanze del servizio di trasporto programmato (quello che si vuole mettere a gara europea) avranno dotazioni sanitarie ridotte che non consentiranno un soccorso immediato in caso di emergenza o di maxiemergenza.

Campobase, nell’Alleanza Democratica Autonomista per Valduga Presidente,  ha messo tra le priorità del suo programma politico la valorizzazione e lo sviluppo del volontariato, con misure che favoriscano il coinvolgimento dei giovani e tutto il supporto finanziario e burocratico che sarà necessario.

Si devono trovare, anche da noi, al di là delle pastoie e “pigrizie” burocratiche, le vie giuridiche e politiche più opportune per evitare un’ennesima “caduta” della nostra capacità di autonomia di governo in uno dei campi più importanti della vita sociale: la sanità.

Il 22 ottobre andiamo a votare e facciamo la scelta giusta.

Daniela Gruber

Candidata Campobase alle Elezioni provinciali per Valduga Presidente