Eravamo abituati all’esondante presenza del Governo di Roma nel Trentino guidato dalla Destra.

Mai visti diciannove Ministri ad un Festival dell’Economia come è accaduto quest’anno.

Per la Giunta in carica, la campagna elettorale non si è mai interrotta dal giorno della sua elezione. Infatti, non ha avuto tempo per occuparsi di Sanità, Scuola, Case di Riposo, Economia e via dicendo. Era in permanente campagna elettorale.

Tuttavia adesso lo siamo anche ufficialmente e ci sono regole non solo etiche (quelle manco le conoscono) ma anche formali.

Dove stanno le ragioni di urgenza e di pubblico interesse previste dalle norme sulla “par condicio” che hanno reso possibile la ufficiale passerella propagandistica a Trento del Ministro Salvini, a meno di un mese dal voto provinciale, in compagnia del candidato Presidente Fugatti?

Ne comprendiamo le ragioni partitiche, non quelle istituzionali.

La Destra governa il Trentino da cinque anni ma non è in grado di esibire risultati di sorta. Allora prova a replicare il voto del 2018, tutto giocato sull’onda nazionale.

E allora avanti con le passerelle dei Ministri.

Povera “Comunità Autonoma”!

Gli elettori sapranno valutare. Ma le autorità di vigilanza dormono?