Il Trentino e la crescita competitiva. Economia, Turismo, Agricoltura, Finanza, Cooperazione

Il Trentino ha solo il 18% del proprio territorio sul fondovalle, il 20% è al di sopra dei 2000 metri ed il 50% della superficie è ricoperto di boschi. Quindi, la scarsità di territorio disponibile rende al margine più onerosi gli investimenti in capitale fisso. E, per di più, l’articolazione orografica incide fortemente sulla formazione dei costi di trasporto, determinanti sui tempi di percorrenza. Questi elementi non sono modificabili o, per esserlo, richiederebbero risorse oggi non disponibili in quantità sufficiente.

Programmazione strategica significa anzitutto definizione delle priorità di medio lungo termine, mettendo a frutto le importanti e qualificanti risorse del territorio: in particolare l’industria, la cooperazione, il turismo e l’agricoltura. Il nostro territorio, soprattutto per quanto riguarda la fascia compresa fra le vette e il fondovalle, ha dei margini di miglioramento enormi, nell’ottica di integrare in modo migliore e strutturale il rapporto fra il territorio disponibile e ciò che ne può nascere.

Industria

Richiamare imprenditori che sviluppino produzioni ad alta intensità di ricerca e a basso impatto ambientale, rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio.

Potrebbe essere rafforzato il distretto del legno, utile a valorizzare un asset essenziale del nostro territorio e non ancora adeguatamente sviluppato.

Dovrà essere sempre più stimolata la collaborazione fra ricerca ed industria.

Costruzioni

Il settore delle costruzioni deve scommettere sulla rigenerazione imprenditoriale ed urbana, puntando sulle tecnologie ambientali, il risparmio energetico, la domotica, intervenendo sull’imponente stock di strutture edilizie spesso collabenti e da riqualificare. Coerentemente con l’obiettivo del consumo di suolo zero, si dovrà portare ad una significativa riqualificazione e nuova destinazione del patrimonio edilizio esistente.

Energia

Dovremmo partire dalla ricerca di un’alleanza tra Dolomiti Energia ed Alperia e Società Elettrica di Bolzano che può assumere un valore strategico, per noi e per loro. Il mix produttivo è infatti abbastanza simile. E dopo, insieme, sviluppare un’alleanza con un grande produttore operativo nel settore fotovoltaico, eolico, geotermico e della cogenerazione da fonti naturali.

Agricoltura

L’agricoltura di qualità e di montagna del Trentino, che negli ultimi anni si è sensibilmente rafforzata come emerge dalle statistiche ufficiali, avrà un triplice, fondamentale ruolo nel prossimo futuro con l’obiettivo di:

  • generare produzioni di qualità ad alto valore aggiunto;
  • presidiare il territorio salvaguardandone l’integrità paesaggistica e prevenendo il rischio idrogeologico;
  • integrarsi in modo sistematico con la proposta turistica.

Si dovrà, inoltre, incrementare l’agricoltura biologica in tutte le produzioni agricole, dalla vitivinicoltura alla frutticoltura.

Turismo

Dobbiamo essere consapevoli che non possiamo immaginare di crescere incrementando ulteriormente il numero degli ospiti nelle stesse unità. Il primo è quello della capacità di spesa del turista. Dobbiamo promuovere il nostro territorio verso un target di mercato a maggiore capacità di spesa per unità di tempo.

Inoltre dobbiamo puntare sull’allungamento della stagione turistica.

Scuola

Dovrà essere promossa una scuola internazionale (sul modello di quelle esistenti nelle città con rappresentanze diplomatiche).

Sarebbe interessante creare in Trentino un’Alta scuola internazionale di specializzazione nel settore turistico, nella prospettiva di formare sia il personale di sostegno che le persone orientate a svolgere funzioni direttive delle varie strutture turistiche.

Cooperazione

Il mondo della cooperazione, economica e sociale, sarà parte importante per mantenere livelli elevati di coesione e inclusione delle persone, lavorando costantemente per promuovere l’integrazione sociale ed economica delle fasce più deboli. Nel prossimo futuro ve ne sarà oltre modo bisogno.

Dovrà essere un’operazione capace di competere in termini economici. Accettare la competizione non significa abdicare al valore solidale; significa piuttosto alimentare il percorso che rende la cooperazione uno strumento indipendente e libero dai contributi pubblici, già da tempo ridotti e ormai in definitivo declino sia per le normative europee sulla concorrenza che per mancanza di denaro. Ma è sempre più evidente che questo percorso non porterà frutti utili e duraturi alla comunità trentina senza un contestuale “ritorno alle origini” dei valori della cooperazione, recuperando il rapporto con i soci e favorendo un maggior coinvolgimento dei giovani.

Cooperazione internazionale

Devono essere ripristinati i fondi per la cooperazione internazionale e per il Centro di cooperazione internazionale, strumento utile per la ricerca, l’analisi, l’informazione, e la formazione e promozione della conoscenza sui temi della cooperazione internazionale, degli affari europei, della pace e dei diritti umani.

Lavoro

Preme sottolineare la sempre maggiore difficoltà per tutte le aziende di trovare personale disponibile all’impiego a condizioni economiche di mercato.

Si dovranno stimolare nuove forme di cooperazione fra sindacati e rappresentanze datoriali al fine di favorire l’inserimento dei lavoratori nei posti vacanti.

Dovranno altresì essere stimolati i percipienti forme di sussidio al reddito ed abili al lavoro a rendersi disponibili a svolgere un’attività, ed essere organizzati corsi permanenti di formazione linguistica e tecnica, al fine di consentire alle persone recentemente entrate in Italia, e giunte in Trentino, di trovare un’occupazione adatta alle loro aspettative.